La sistemazione in un museo del giacimento archeologico romano sito di fronte al Monastero di Santa María a Cambre(C) ci riporta oltre la spiegazione particolareggiata dei resti ritrovati in questo luogo, la Romanizzazione della Galizia. I diversi scavi qui realizzati che furono scoperti casualmente nel 1998 durante la costruzione di edifici, hanno permesso ambientare quello che fu una Villae (villa romana rurale) ed esporre i diversi materiali reperiti come frammenti di ceramica sigillata e resti di affreschi, datata del III secolo, aveva un vano assegnato a dimora del patrone e l'altro era forse destinato alle attività agropastorali.
L'insediamento di queste case ordinate lungo un terrazzamento a diverse quote formavano un vero impianto termale, durante gli scavi sono state rilevate varie di queste terrazze fluviali, la più alta corrispondeva ad un Caldarium-acqua calda- in seguito veniva un Tepidarium-acqua tiepida- e l'ultimo livello, dove adesso è il museo, era un piccolo Frigidarium o Balneum a pianta rettangolare, coperto a volta e dotato di vasca colorata in bianco. La volta era ornata da soggetti marini affrescati su sfondo blu di tal modo che rispechiavano sull'acqua della piscina fungendo il mare e le pareti erano decorate da cassettoni(cenefas) di motivi geometrici su stucco come rombi, imitazione di marmo, triangoli e motivi vegetali. La presenza di una canalizzazione fa ipotizzare sulla presenza anche di latrine, infatti uno dei ambienti del museo ci mostra l'importanza dello sfruttamento dell'acqua come risorse ludica ed igenica quanto agricola.
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