venerdì 30 novembre 2007

Favola: Il Coccodrillo Cornelio

Testo: Leo Lionni
Brano di sfondo: "Balletto dei pulcini nel loro guscio" di Modest Mussorgsky
Voce: Alberto B.B.


Cornelio era un coccodrillo diverso dagli altri. Camminava su due zampe e poteva vedere cose che gli altri coccodrilli non potevano. Lui poteva vedere i pesci da sopra e vedeva oltre i cespugli. Ma gli altri non erano impressionati. Un giorno Cornelio gli mostrò i trucchi che egli aveva imparato da una scimmia...

Cornelio.mp3


La morale è che le larghe vedute della vita a volte ci allontana dai nostri cari.

Chi fu l'autore?:

mercoledì 28 novembre 2007

Fiaba: La Tartaruga sciocca


AudioFabia: La Tartarura sciocca
Testo: Letizia Cariello
Brano di sfondo: Il carnavale degli animali di Camile Saint-Saëns
Voce: Alberto B.B.

La Tartaruga scioc...



lunedì 26 novembre 2007

La strega Sibilla e un po' di storia




E quest'audioguida è un racconto sulla Storia di Roma e di Romolo e Remo, sulla sua imponenza, sui suoi monumenti dal Colosseo alla Bocca della Verità dove ogni bambino ha tanto timore ma anche tanta irrefrenabile curiosità di mettere la sua mano per vedere se la leggenda è solo una fiaba o una realtà.




Roma-Roma.mp3

giovedì 22 novembre 2007

martedì 20 novembre 2007

Cartone educativo

I bambini italiani devono svegliarsi presto per imparare perché su Italia 1 il lunedì, Mercoledì e Venerdì va in onda alle 06:35 ore il cartone animato "Dora l'esploratrice"non è un cartone italiano ne parla anche in spagnolo ed inglese. Dora è una simpatica bambina di 7 anni dolce e curiosa del mondo che la circonda. Nel corso dei vari episodi altamente didattici, Dora e Boots, una scimmietta dagli stivali rossi, intratterranno i bambini, con giochi, canzoni e sorpese che li porteranno alla scoperta della magia delle parole, della matematica, della musica e delle scienze. Durante il loro percordo avventuroso, dovranno superare numerosi ostacoli, con l'aiuto del prezioso zaino magico di Dora e di una mappa animata. Il programma è interattivo e i giovani telespettatori saranno invitati a rispondere ai quesiti che Dora proporrà, anche con il movimento fisico per poterla aiutare nelle sue avventure. Il cartone animato è rivolto prevalentemente ai bambini di età prescolare, che saranno stimolati all'apprendimento grazie ai disegni dai colori vivaci e alla musica orecchiabile.
Vi lascio un pezzetto di film con la sigla:



Questo è uno spot pubblicitario del fomoso trio Aldo, Giovanni e Giacomo per la ditta di telefonia mobile Wind

domenica 18 novembre 2007

La Corona di Doña Urraca



Doña Urraca fu regina di Galizia ai primi anni del XII secolo.

Su di lei e del suo coevo Arcivescovo Gelmírez ci sono parecchi miti e leggende che dilagano e se ne tramandono ancora oggi per tutta Galizia altresi nelle nostra regione Arousa e Salnés, nulla di straneo perché essa allora tra altri beni aveva La torre di Caldas, ove nacque il suo figlio Alfonso VII, e il Castello di Lobeira.

Egli anche aveva dei beni ed interessi nella nostra regione.

Le forti contende tra loro erano già note e arrivarono perfino allo stremo di che l'arcivescovo ingiunse prigione alla regina per un breve periodo di tempo.

Tra le leggende arrivate a noi c'è quella della corona benché ci sia qualche base storica non ne è stata assolutamente sfatata; La leggenda dice che la regina nel soggiorno al Castello di Lobeira e rendendosi conto che la guerra tra loro incombeva decise sgombrare la dimora di tutto l'oro e traslocarne mediante asini da asporto verso la Torre di Caldas per nasconderlo.

Una volta impadronì il Castello l'arcivescovo sottoporre Urraca a vessazioni e le ordinò di dargli la corona bensì le avrebbe tolto gli occhi; La ragina rifiutò e prese la corona slanciandola in fondo a una cava vicina e gli disse:
Toglierai i mie occhi, ma io sono la regina e nessuno può portarla
L'arcivescovo in vendetta comandò di crollare il Castello.

Nel secolo scorso una donna che scavava con la zappa vicino ad una macchia nel monte di Lobeira trovò delle posate d'oro del supposto tesoro del Castello
Tradotto dal libro in galego "Festas, Lendas e Tradicións" di Carlos Rei Cebral