Durante i lavori di restauro della *Basilica di San Martiño* nel comune di Foz (LU) è affiorato un gruppo di policromie che risale al XII secolo e se ne potrebbe considerare testimonio di quello che avesse potuto essere l'antica cattedrale di Santiago; Questi affreschi stanno sull'intonaco nell'abside del lato Nord del transetto rappresentando, con buona tecnica, scene d'un apostolato e d'una assunzione, secondo ce ne riferisce il Museo Nazionale d'Arte di Catalugna indaffarato nello studio iconografico, anzi, sono le policromie più antiche ed importanti di Galizia.
La scoperta attira ancora di più l'interesse e il fascino su questo duomo unico in Galizia ove congiungono elementi dall'arte asturiano all'arte romanico lombardo-pirenaico o l'arte pre-romanico galiziano fin dall'inizio della sua costruzione approfittò le mura di un'antica chiesa, e anche schiarisce il disappunto tra gli esperti sulla datazione degli affreschi a secco, che si trovano sullo stesso muro più in basso dove sono dipinti: tre cavalieri, gli Re Maghi, la parabola del ricco Epulón e il povero Lázaro, e il risorgimento di Lázaro, datati per alcuni dopo il XII secolo, addirittura la loro disposizione, tecnica, e iconografia li vincolano alle pitture di Sant-Aignan di Brinay-sur-Cher (Berry) del romanico del centro-ovest di Francia, simili alle miniature sul codice *Tumbo A* presso la biblioteca della Cattedrale di Santiago, secondo ci racconta Manuel Castiñeiras capo del dipartimento d'arte romanico presso il MNAC ribadendo così l'esistenza d'una gran scuola del romanico in Galizia; Insomma, queste pitture nella *Basilica di San Martiño di Mondoñedo* risalgono probabilmente al vescovado di Nuño Alfonso (1112-1134) e forse diano luce nello studio degli sbiaditi dipinti della Cattedrale romanica di Santiago come attestano i codici tanto *Historia Compostelana* di Nuño quanto il *Codex Calixtinus*.
La scoperta attira ancora di più l'interesse e il fascino su questo duomo unico in Galizia ove congiungono elementi dall'arte asturiano all'arte romanico lombardo-pirenaico o l'arte pre-romanico galiziano fin dall'inizio della sua costruzione approfittò le mura di un'antica chiesa, e anche schiarisce il disappunto tra gli esperti sulla datazione degli affreschi a secco, che si trovano sullo stesso muro più in basso dove sono dipinti: tre cavalieri, gli Re Maghi, la parabola del ricco Epulón e il povero Lázaro, e il risorgimento di Lázaro, datati per alcuni dopo il XII secolo, addirittura la loro disposizione, tecnica, e iconografia li vincolano alle pitture di Sant-Aignan di Brinay-sur-Cher (Berry) del romanico del centro-ovest di Francia, simili alle miniature sul codice *Tumbo A* presso la biblioteca della Cattedrale di Santiago, secondo ci racconta Manuel Castiñeiras capo del dipartimento d'arte romanico presso il MNAC ribadendo così l'esistenza d'una gran scuola del romanico in Galizia; Insomma, queste pitture nella *Basilica di San Martiño di Mondoñedo* risalgono probabilmente al vescovado di Nuño Alfonso (1112-1134) e forse diano luce nello studio degli sbiaditi dipinti della Cattedrale romanica di Santiago come attestano i codici tanto *Historia Compostelana* di Nuño quanto il *Codex Calixtinus*.
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