venerdì 30 maggio 2008
Itinerario dei Pazos a Vilagarcia
mercoledì 28 maggio 2008
Pieghevole (leaflet) XV: Pazo-Museo Otero Pedrayo
lunedì 26 maggio 2008
Bóveda: in terre del marchese
sabato 24 maggio 2008
Rita Mancini Ferri “Santa Rita”,Vilagarciana d'adozione
Al villaggio di Roccaporena a 10Chm. da Cascia tra le montagne della provincia di Perugia nacque nel 1381 Rita Mancini Ferri che diventerà *Santa Rita* dopo essere una carina moglie, madre esemplare e sofferente vedova, figlia unica del matrimonio tra Antonio Mancini y Amada Ferri di avanzata età e essendo neonata, secondo la leggenda, un gruppo d'api bianche annidò nella sua bocca producendo il miele senza farle male alcuno circostanze queste che destano fin dagli inizi ammirazioni e allegrie tra i paesani. Durante la sua adolescenza Rita si dedica allo studio e alla pregaria volendo essere una religiosa, ma con l'opposizione dei suoi genitori gli anni trascorsero e lei a 16 anni fu costretta a sposare Paolo Mancini un rozzo e screanzato uomo che la bistrattava, però, Rita riuscí a domarlo con rassegnazione e bontà dandogli due gemelli che muorono dalla peste nera. Rita rimase sola dedicando i giorni alla carità e le orazioni che svegliarono la sua pretesa d'essere suora e dopo essere respinta tre volte finalmente fu ammessa al convento delle Agostiniane Santa Maria Magdalena di Cascia nel 1417 a 36 anni. Durante i 40 anni che ce ne passò, morì il 22 maggio 1457, succederono certi avvenimeti prodigiosi, svelati dallo storico Luigi Jacobilli, come la stigmatizzazione della sua fronte ovvero il germoglio di rose a inverno, e altri fatti che la portarono alla sua canonizzazione nel 1900 dal Papa Leone XIII.giovedì 22 maggio 2008
Sotto i massi
Tra pocchi giorni(25 maggio) a Ponteareas comune della comarca di O Condado si darà appuntamento alla celeberrima *infiorata* nel giorno del Corpus Domini (Corpus Christi) dichiarata festa d'interesse turistico nazionale in cui le strade della città verranno tappezzate da falde di fiori per il passaggio della processione, ma è anche un'occasione per fare una scampagnata tra la rigogliosa natura che circonda questa comarca piena di sorprese per gli affizionati al sentierismo, anticamente zona di passo per recarsi a Ourense attraverso cammini serpeggianti tra catene montuose dove, secondo miti, morava la temibile fiera *can-furco* che era un ibrido tra un cane e un orco(furco-urco) una specie di lupo di grandi dimensioni, possibile totem dei celti che ha lasciato toponimi come il villaggio di Cans dove fino al 24 si terra l'originale V festival di cotometraggi (gz.:curtas) o il borgo di Confurco; Anche il viandante troverà un paesaggio roccioso caratterizato dai massi errati(gz.:penas,penedos) che in questa comarca abbondano, ciascuno di loro fatti dalle mani del tempo e non dagli scapellatori del vicino Porriño, ormai famoso per i suoi filoni di granito rosa e ognuno possiede la sua propria storia fatta, questa volta sì, dall'immaginario popolare come il famoso masso(gz..penedo) che si assomiglia ad un gran dolme, situato a *San Breixo de Arcos* nel comune di Ponteareas(PO) chiamato *Pena dos Namorados* perché proprio qui due nobili innamorati s'incontravano in nascosto lontani dall'avversione che esisteva da sempre tra le loro famiglie, lei era dal *Castello di Sobroso* e lui dal *Pazo da Picaraña*, ma un giorno quando il padre della fanciulla seppe di quegli avvenimenti tra sua figliola e il figlio del suo accanito nemico, decise aspettare in agguato in quella tana con un lastrone a pensilina all'innamorato e senza dire parola alcuna l'ammazzò e nascose il cadavere in una macchia vicina. L'innamorata non tardò in arrivare al suo felice nascondiglio, ma ci aspettò ore e ore per il suo amato che mai arriverà e giorni e giorni per che lei non mollava nel suo impegno da vederlo anche se fosse l'ultima volta, affidandosi sempre ai suoi sentimenti. Una sera di luna piena vide arrivare verso lei il suo caro calvalcando a passo lento in groppa al suo ronzino , stecchito con gli occhi fuori dal suo posto. Fu allora quando cominciò a risuonare le campane delle chiese vicine al compasso di defunto --Quelli cenni sono per me!---disse il fantasma(gz.pantasma), e la ragazza corse a piú non posso da quel luogo per rinchiudersi al castello e senza dire una parola a nessuno finì i suoi giorni con malinconia e tritezza.martedì 20 maggio 2008
Pieghevole (leaflet) XIV: La Barca-Museo Reina del Carmen
L'imbarcazione in legno *Reina del Carmen* di 25m di lunghezza e 6m di longhezza ha una doppia storia la prima che durante 30 anni si dedicava alla pesca del tonno percorrendo il vicino Oceano Atlantico con i suoi 14 marinai a bordo fino alla fine del 98 quando il comune di Burela s'interessa prima d'esserne rottamata e l'approffita per sistemare in lei un museo gallegiante da dove mostraci il patrimonio marittimo della zona oltre che essere una ottima piattaforma all'insegnamento e l'educazione ambientale dove gli scolari e turisti durante tutto l'anno sono illustrati dal rapporto tra lo azzurro e l'uomo, questo impegno l'ha portata ad ottenere la bandiera blu dell'UE. Già sulla barca si vede che tutto è ben arredato e conservato dal ponte alla stiva in cui il visitatore potrá sapere di piú sulle tecniche e l'arti di pesca mediante una mostra di atrezzi impiegati nel mare dai stroppi alle nasse, dalle reti impiegate nella pesca del tonno del Nord agli ami usate nel metodo di pesca: *il curricán* il tutto ben spiegato anche con un video di come si dava la caccia al tonno.domenica 18 maggio 2008
Tra le terre degli orologiai
La poco conosciuta Ribeira de Piquín piccolo comune all'oriente di Lugo nel bacino che formano il fiume Eo e il Rodil paradiso dei pescatori di trote e circondata dalla catena montuosa di Meira è un esempio di che si trovano ancora zone in Galizia non calpestate dal cemento, piagato di rovine archeologiche come i dolme e il castro Teixeira nella parrocchia di Os Baos ovvero il Pico do Castro a Navallos e il Castro de Cabacera a Piquin parrochia dove c'è la chiesa neoclassica di San Xurxo del 1782 murata in lavagna con una croce sbalzata in argento e c'è anche in cima d'una collina la chiesa di San Xoán de Baos che ha un retablo policromo con la immagine di San Andrés del XV secolo che nel suo atrio ha cinque teschi incastrati nella parete, ma la comarca di Meira dove il tempo si è quasi fermo e ricco di filoni di ferro e risorse idriche fu anche la culla di diversi personaggi da monaci e letterati a fabbri e artigiani di zampogne, come il fabbro e orologiaio(gz.:reloxeiro) Juan Antonio Lombardero nato nel villaggio di Vilarpescozo nel 1705 creatore d'una saga d'orologiai ed era cugino del Marchese de Sargadelos, i cui lavori erano rinomati in tutta europa grazie a che aveva ideato un meccanismo di gran precisione che impediva l'avanzamento e il ritardo degli orologi che allora si conosceva come sistema inglese poiché aveva preso lo spunto da certi ingegni pervenuti dai marinai inglesi arrivati al porto di Ribadeo e ancora oggi si può ammirare il suo lavoro di gran prezzo nelle torri dei municipi di Ribadeo e di Lugo, un orologio da parete al Museo de Lugo o nella chiesa *dos Baos* dove c'è ancora un orologio a sole rubricato da lui. Questo artigiano era anche conosciuto per ideare automatismi e giocattoli robot che destavano ammirazioni nelle corti d'europa persino c'è la leggenda di uno di queste autome: quella d'un cavallo in grado d'assistere da solo a messa.venerdì 16 maggio 2008
Sul sentiero di San Munio
mercoledì 14 maggio 2008
Negreira: Arte sul cammino a Finisterrae
Nella comarca corugnesa di A Barcala a tan solo 20Chm. da Santiago si trova Negreira un villaggio medievale il di maggior popolazione sul cammino a fisterra che dà il benvenuto ai viandanti con il *Pazo da Chancela*, ma ha nel *Pazo do Cotón* il suo richiamo più noto, costruzione nobile che attraversa il centro del borgo mediante un magnifico loggiato piagato da piccole guglie in granito che si vanta oltre a essere dimora di nobili durante la sua storia d'essere nominato nel romanzo dello scrittore americano Ernest Hemingway *Per chi suona la campana*, il pazo è collegato con la cappella di San Mauro dove questo santo pellegrino vide il cielo sulla terra leggenda questa raccolta in una cantica di Alfonso X il Saggio, ma non solo sono i Pazos quello che il pellegrino può ammirare in questa comarca altresì costruzioni etnografiche come i parecchi Cruceiros che ce ne sono sul *Camino*, Hórreos come quello situato sul luogo As Maroñas e accanto lui si può ammirare la chiesa romanica di Santa Mariña e mulini lungo le rive del vicino fiume Tambre che si varca per mezzo del *Ponte Maceira* del XIV e ricostrutto nel XVIII secolo che allora era un importante nodo di collegamento tra Santiago e le Tierre di Finisterrae.Qui potete scaricare gli archivi gps del *camino*: http://www.esnips.com/doc/0b863321-7e0b-4537-afcc-65506a8cb192/Stgo-Fisterra
lunedì 12 maggio 2008
Gli ultimi Calcinai
sabato 10 maggio 2008
Seccato
giovedì 8 maggio 2008
Essenze della Galizia
L'elaborazione e il consumo di grappe(gz.:oruxo) e acquavite formano da sempre parte della tradizione socioculturale e dell'etnografia in Galizia al punto che è la unica regione spagnola che ha diritti di certificazioni DOP nei suoi distillati riconosciuta dall'ordine del 5 maggio 1989 allo stesso modo che i *marcs* francesi, le *grappe* italiane, le *bagaçeiras* portoghese e i *tsipouros* greci, anzi la settimana scorsa al XIV Concorso Mondiale di Bruxelles 2400 esperti hanno assegnato a Oruxo de Vedra do Ulla 2006 della ditta Aguardiente de Galicia la medaglia d'oro a miglior liquore.
martedì 6 maggio 2008
Pieghevole (leaflet) XIII: Museo a Nosa Señora da Antiga
Questo museo è stato allestito nel 1945 e tra le sue esposizioni si trovano nove dipinti elargiti dal Cadinale Rodrigo de Castro del collegio de la Compañia fondatore del templo a Monforte de Lemos(OU) nella Ribera Sacra. L'edificio che alberga la pinacoteca di Nosa Señora da Antiga è anche conosciuto come lo Escorial Galiziano che risale alla fine del XVI secolo di architettura allo stile del rinascimento Herreriano. La pinacoteca ha un risicato numero d'opere, ma sono di gran importanza e qualità a tal punto di essere considerata una delle migliori della Galizia tra cui spiccano i due unici quadri del Greco in Galizia *San Lorenzo* e *San Francisco*; La *Visión de San Lorenzo* è un punto d'inflessione nella traiettoria di El Greco motivo per la quale formava parte della mostra monografica del genio Doménikos Theotokópoulos a Madrid anni fa e *San Francisco d'Assisi* l'altra magistrale opera dell'autore in cui il religioso pare che stia formulandosi domande sulla vita e la morte mentre sorregge un teschio.domenica 4 maggio 2008
L'immateriale
Dalla nascita del *Progetto Ronsel* l'anno scorso, che è una collaborazione tra gli enti regionali e le tre università della Galizia col proposito di ripristinare, rialzare e catalogare il patrimono immateriale e riscattare lo scibile popolare mediante diverse iniziative in cui i più vecchie e gli scolari sono i veri protagonisti, si sono avviati per tutta la regione varie manifestazione intergenerazionali nel recupero del come eravamo, dei valori e cosa facevano i nostri antenati decenni di anni fa.
Come l'evento fatto il primo di maggio da ben 150 vicini vecchi e piccini della parrocchia di Ferreirós nel comune di Valga(PO) durante la semienta (gz.:sementeira) dei cereali nel fondo O padriño de Loncras all'antica usanza applicando gli aratri in legno a trazione animale in questa occasione da due mucche marelas e gli uomini solcavano la terra insegnando l'uso della zappa tutti accompagnati d'un gruppetto di vecchie tamburelliste (gz.:pandereteiras) che inneggiavano con brani folclorici sconosciuti finora; Insomma questo festival intergenerazionale non solo ha lo scopo di ridare alle zone spopolate del rurale un nuovo uso così divertente ovvero di trasmettere alle nuove generazioni i valori del lavoro comunale, ma soprattutto far sentire alla nostrana vecchiaia che ancora è utile nella vita moderna.
Entro agosto questo festival continuerà al momento della raccolta: la mietetura e la tradizionale trebbiatura(gz.: a malla) e poi s'insegnerà ai bimbi l'elaborazione del pane.
venerdì 2 maggio 2008
È arrivata la primavera
Quello che l'etnografia chiama *Ciclo de Maio* è una serie di antici riti e ceremonie per lo più, nella nostra regione, tramandata dalla cultura d'origine Celta, ma per tutta l'europa si trovano le medesime costumi d'origine Greca o Romana festeggiate nelle date intorno al primo Maggio; Questi festeggiamenti celebrano l'avvento del buon tempo, così come da augurare una buona raccolta e da scongiurare le piaghe contro gli animali e i malefici contro la gente e i propri beni.Oggi la tradizionale ricorrenza *Festa dos Maios* al comune di Vilagarcia che è ancora il festeggiamento del paese meglio conservato da lontani tempi si esalta con vari tipi di Maios: gli artistici decorazioni di tematica diversa, le croci, le barche, le casse sono d'ornato semplice fatte dai ragazzini, le capannuccie (gz.:palleiros) o i Maios conici sono i più vistosi il cui scheletro è formato da canne ricoperto da rami di finocchio e di fiori della stagione generalmente sovrastato da una croce o corona, ma soprattutto la manifestazione più seguita è che dappertutto e su qualsiasi cosa che vogliamo vada avanti o tira a campare gli si appendono un mazzo di ginestra :sulla porta d'ingresso delle case,negli orti, nelle vetture e moto, ecc.




