lunedì 22 settembre 2008

Il Basilisco galiziano


Coca o Tarasca nella mitologia galiziana è un animale mostruoso da corpo di drago e coda di serpe che vive nell'acque delle Rias e fiumi, dalla sua groppa spiccano due grandi ali somiglianti a quelle dei pipistreslli, inoltre ha quattro zampe artigliate(gz.:gadoupas) e dalla sua faccia brillano occhi terribili sopra una enorme bocca da appuntite zanne.
Il termine Coca viene di coccodrillo interpretato come una biscia: Cobra, così nasce l'essere mitologico Coquetriz attribuito al mito di Leviatano e ai miti prerromani di draghi come il classico Basilisco, mentre Tarasca dal francese tarasque e questo dal toponimo del villaggio della provenza Tarascon.


Le rappresentazioni della Coca si celebrava molto prima dell'avvento di Corpus Domini in molti villaggi della Galizia, ma quella che si festeggia a Redondela(PO), intorno al 25 maggio, è l'unica che permane il giorno del Corpus, ma col tempo perse certe caratteristiche come la di portare il drago sulle spalle di danzanti che tiravano fuori dalla bocca le loro mani per rubare vivande.
La leggenda redondelana che ci narra sull'origine della Coca, dice così:

Molti secoli fa viveva vicino a Redondela un drago che si recava alla spiaggia di fronte all'Isola di San Simón per prelevare belle fanciulle da portarsele alla sua grotta in fondo alla Ria de Vigo, quelli fatti sembravano tributi di sangue, perciò i vicini stanchi da queste atroci vicende, si radunarono in assamblea e decidono che i 24 uomini più forti e coraggiosi del paese dessero morte alla belva la prossima sua apparizione, così i 24 si allevarono nel maneggio della spada e quando la campana della chiesa squillò dando l'avviso dell'arrivo della belva questi uomini si imbatterono in una gran lotta col drago dandogli morte. I vittorisi lottatori trascinarono la bestia alla piazza e fecero baldoria, danzarono attorno tutti i paesani, le ragazze innalzarono sulle loro spalle le bimbe e gli uomini le loro spade, così nacque una delle *Danzas Blancas* della Galizia chiamata *Danza das Penlas*; C'è un'altra versione di questa leggenda che narra la metamorfosi che subisce una bella donna pentita di disprezzare l'amore d'un cavaliere che le aveva regalato un garofano rosso, la donna amareggiata pianse di continuo, poi le sorsero ali e una lunga coda, le sue carnose labbra(gz.:beizos) si trasformasero in un'orribile bocca persino i suoi pianti(gz.:bágoas) formarono il fiume Alvedosa che la trasportò al mare.

Nella Galizia c'è o ci fu altre COCAS: Betanzos (chiamato Camelo), A Coruña (Tarea), Ourense (Coquetriz), Ribadavia (Becha)

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