venerdì 4 aprile 2008

Matematica sacra

Applicandosi la formula matematica di Karl Friederich Gauss quest'anno, quindi, non si è celebrata la ricorrenza d'inverno in onore a *San Beito* perchè il 21 Marzo fa coincidenza col venerdì santo e liturgicamente non si può fare messa, questo accade ogni 95 anni e l'ultimo fallimento della festività fu nel 1913, cioè ogni generazione le tocca; La celebrazione della Pasqua, la crocefissione e resurrezione di Gesù, fu stabilita durante il Concilio di Nicea nel 325 d.c, la domenica dopo il plenilunio successivo all'equinozio di primavera per non farla coincidere con la Pasqua Ebraica che le chiese orientali di Siria, Cilicia e Mesopotamia determinavano a partire dal calendario ebraico, mentre Alessandria e Roma invece seguivano un calcolo differente, attribuito a papa Sotero.
Ma il martedì dopo pasqua, i fedeli hanno raggiunto la chiesa di Santa Cristina nella parrocchia di Cobas nel comune di Meaño per onorare *San Beito de Palermo*, equivale al Benito degli spagnoli e al Benedito o Bento dei portoghesi, santo nero avvocato delle anime del purgatorio, guaritore dei mali della pelle e della mente. Nel tempio si conserva una statua di San Beito della seconda metà del secolo XVII. La statua di legno è coperta da un mantello di stoffa, ha un crocifisso nella destra e regge un teschio sul palmo della sinistra, da cui pendono alcuni nastri usati per appendere ed esibire le banconote offerte dai devoti.
Matematicamente i lunedì di pasqua si celebra tutti gli anni al *Monasterio da Armenteira* nel comune di Meis la sagra in onore alla *Virxe das Cabezas*, una santa specialista in guarire emicranie, mal di testa e tutte le malattie di questa parte del corpo, anzi fa miracoli con gli esami. I devoti arrivano da tutto O salnés portando in mano *os exvotos* in forma di testa per ringraziare la santa e participando alle messe agni ora durate tutto il giorno.

Un'altra *Romería* è avvenuta la domenica dopo pasqua nella parrocchia di *Paradela* del comune di Meis dove si fa una oblazione a *San Gregorio* con un gigante *Bolo*, questa volta la dolce offerta è stata composta da oltre 6 mila uova dentro di 40chili di massa e poi di ascoltare la messa è stato elargito tra i pellegrini giunti dai borghi vicini.

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