domenica 20 aprile 2008

Perché un viaggio in Galizia?

Tratto da un catalogo di promozione di Turgalicia
Per molteplici ragioni. In primo luogo perchè un viaggio nella Spagna nordoccidentale accresce o completa la conoscenza di un Paese composto da tante differenti realtà storiche, geografiche, naturali, economiche, linguistiche. Chi dice di “essere stato in Spagna” al ritorno da Madrid o Barcellona o dall’Andalusia dice il vero nel senso letterale del termine, ma in realtà non ha conosciuto l’essenza di un Paese che su un territorio estremamente vasto presenta le citate differenze.
Che in Galizia abbondano. Si può inoltre affermare che -come tutte le Terre periferiche- la Galizia (29.575 kmq – più di Piemonte e Valle d’Aosta) “fa storia a sé”, vanta proprie e nette caratteristiche anche rispetto ai ‘vicini di casa’ (a sud il Portogallo settentrionale, a sudest la Castilla y Leòn, a est le Asturie mentre a nord e a ovest è delimitata dall’oceano Atlantico). Eppure, nonostante l’isolata posizione geografica accentuata da tanti kilometri di coste proiettate nell’immenso oceano, la Galizia è ben presente nella Storia dell’Europa e vanta tante impronte in quella americana.
Perché un viaggio in Galizia, dunque? Prima di tutto per le bellezze della Natura. Siamo nella cosiddetta Spagna Verde (molti parlano di “panorami svizzeri”, si citano “paesaggi irlandesi” o “marine nordeuropee”) e la terra si sposa magicamente con il mare tra colori nitidi per le brezze atlantiche ma mai forti e accecanti (come vuole lo stereotipo dei viaggi proposti a sud dei Pirenei: “Sol y Playa”, caldo e discoteche). Il mitico Cabo Finisterre –la Finis Terrae di chi assisteva turbato alla discesa del sole nell’Infinito– separa le Rias (fiordi aperti dai fiumi) Altas (a nord, verso La Coruña, inquietanti paesaggi marittimi tra alte rocce frastagliate) da quelle Baixas (a sud, verso Vigo, panorami più dolci, ricchi di isole e spiagge sabbiose).
Si va in Galizia anche per la Storia, sinonimo di Cultura, Arte, Religione, mirabilmente espresse lungo il Camino de Santiago, la cui parte finale (El Camino Gallego) esalta per la ricchezza di bellezze artistiche, la varietà dei paesaggi e l’avvicinarsi alla sospirata mèta finale.
L’Europa –bene scrisse Goethe- si formò con i pellegrinaggi a Compostela.
La Storia è di casa in Galizia, si visitano i “Castros” celtiberi, a Lugo le Legioni di Roma costruirono possenti Mura giunte ai nostri giorni.
E non manca il Folklore risalente alle origini celtiche. Per godere il suono delle cornamuse (le “gaitas”) non occorre andare in Scozia, in Galizia abbondano. Come alcune Fiestas tipiche: in primavera ed estate durante la Rapa das Bestas si tosano i cavalli allo stato brado.
Quanto alla gastronomia, la sola degustazione dei famosi “mariscos” (frutti di mare) “vale un viaggio” in Galizia.

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