Per quelli bimbi che non magiavano e neanche giocavano, cioè avevano con loro *O enganillo*, c'era un rimedio per buttarlo fuori, dunque si radunavano tre Maruxas e gli portavano ad un cespuglio di rovi (gz.:Silveira) che avesse un buco tra essi, poi una Maruxa passava il bimbo per il buco e diceva a quella che era dell'altro lato "Maruxa prendi!" e quella le chiedeva "Cosa mi porti?"
"O enganillo per la grazia della madonna Maria" rispondeva la prima. Poi riportavano il bimbo sopra i rovi, ripetendo lo stesso dialogo, e così tre volte.
Ma oggigiorno chi in Galizia passa fame, se questa terra è piena di sagre gastronomiche?:
La domenica prima del mercoledì delle Ceneri c'è una tradizione alla parrocchia *Santa Comba de Cordeiro* nel comune di Valga di fare *Il corteo degli zamponi (gz.:A procesion dos lacons)* nella *Festa della Candelaria*, cioè i Santi in corteo sono accompagnati dalle donne del borgo che portano sulle loro teste dei canestroni riempiti di zamponi e anche dagli zampognari percorrendo insieme, a marcia lenta durante tre ore, tutto il municipio dalla capella di Vilar fino alla chiesa parrochiale di Cordeiro in cui, una volta battezzati i canestroni, sono messi in asta.
Anche la scorsa domenica nel rione di Sar a Santiago è stata festeggiata la sagra in onore a San Blas (it.:San Biagio), come al solito, sotto un'abbondante pioggia che non ha impedito d'allestire le bancarelle con le ciambelline neanche ai devoti di portare alla *Collegiata di Sar* dei panini da esserne battezzati ovvero avvicinarsi per recivirne da parte del parroco, che durante tutto il giorno ha consegnato più di 2 mila panini.
San Blas gli attribuiscono le guarigioni miracolose del male di gola e perciò è il patrone dei laringologhi, quindi se in questo inverno ventoso abbiate dimenticato d'indossare la sciarpa, allora mangiate il sacro panino di San Blas.
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