Foto 1: Sorolla dipingendo nei giardini
Foto 3: Da sinistra a destra e da su a giù:
*El gaitero gallego*, secondo alcuni è uno studio preliminare di La romeria; *Tipo de Galicia* rappresenta una fanciulla che indossa il costume tipico e una collana custodita ancora al Museo Sorolla; *Musicos Gallegos* dipinto a gouache, queste tre furono dipinti nel 1915, ma la pronipote di Sorolla Blanca Pons sostiene che il quarto *Lavanderas de Galicia* come *La ria de Villagarcia de Arosa*(nominato dall'autore nei suoi appunti, ma non si sa dov'è finito) che furono donati dal pittore, appartengono a questa serie perché hanno lo stesso tipo di tela e cornice.
Sul giornale Galicia Nueva del 18 luglio 1915 Daniel Poyán fece un'intervista al pittore che disse:
" Ho scelto Villagarcia per essere folcloristico e inoltre desidero che la ria che dà il suo cognome sia lo sfonfo dei miei dipinti ", con queste parole arrivava l'illustre pittore Valenciano *Joaquin Sorolla* l'8 luglio a Villagarcia de Arousa per fare dei quadri a olio rappresentativi della Galizia incaricati quattro anni prima dall'imprenditore Archer Milton Huntington, fondatore della Hispanic Society per decorare una gran stanza al Museo Hispanico di Nuova York con dipinti dell'usanze e paessaggi delle diverse regioni di Spagna, ma i primi furono realizzati attraverso delle cartoline e poi decise recarsi ai luoghi per farli.
Tra quelli realizzati in situ è *La romeria* che Sorolla dipinse nei giardini del Palazzo di Vista Alegre i cui inservienti fecero a comparsa e su cui plasmò anche l'Isola di Cortegada al fondo (vedi foto 1,2).
Tra quelli realizzati in situ è *La romeria* che Sorolla dipinse nei giardini del Palazzo di Vista Alegre i cui inservienti fecero a comparsa e su cui plasmò anche l'Isola di Cortegada al fondo (vedi foto 1,2).
Foto 2: *La romeria*
Questa visita fu uno degli avvenimenti storici del paese, purtroppo pochi documenti a riguardo lo testimoniano, ma restano aneddotti vari sul rapporto tra il pittore e il paese durante il suo soggiorno a Vilagarcia: Sorolla trovava due difficoltà durante la sua impresa, per primo c'era una luce così cambiante che gli era difficoltoso plasmare un'attimo e anche non aveva sufficiente colore verde nella sua tavolozza; Mentre dipingeva *La romeria* chiedeva allo zampognaro che suonase per visualizzare bene le labbra gonfiee addirittura rilassarsi.
Sorolla anche fece amicizia col falegname Eleuterio Vega che costruiscì diverse attrezzature per l'artista come una gigantesca impalcatura e un tendone in grado di giovare il suo lavoro all'aperto, Vega diventò oltre un suo interprete un fido accompagnante-guida nelle sue gite per il paese e il mercato dove il Sorolla pittore guardava con entusiasmo le merci tradizionali esposte sulle bancarelle facendo delle bozze a mano alzata di tutto quello che gli capitava mentre fumava un sigaro.
Foto 3: Da sinistra a destra e da su a giù:
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