venerdì 19 dicembre 2008
Tradizione di Natale II
martedì 16 dicembre 2008
Tradizione di Natale I
sabato 13 dicembre 2008
Il Villaggio maledetto
mercoledì 10 dicembre 2008
Per il sentiero del nord
domenica 7 dicembre 2008
Pieghevole(Leaflet) XVIII: Museo Archeologico di Cambre
giovedì 4 dicembre 2008
Il Labirinto del Pindo
lunedì 1 dicembre 2008
Il Palazzo di Sober
lunedì 24 novembre 2008
Il cammino a fumetti
sabato 22 novembre 2008
Pieghevole(Leaflet) XVII: Museo Etnografico di Viana
giovedì 20 novembre 2008
Testoni
martedì 18 novembre 2008
La Femminilità dell'Eroismo
domenica 16 novembre 2008
Pieghevole(Leaflet) XVI: Casa-Museo di Rosalía
venerdì 14 novembre 2008
Fra Castagneti
mercoledì 12 novembre 2008
Laguna di Cospeito
lunedì 10 novembre 2008
Il Neorealismo a Ferrol
Come in tutti i regimi l'arte è uno strumento idoneo per distogliere le vedute dalla realtà, ma in quelli anni durante la dittatura del Duce esordì il Neorealismo mettendo alla ribalta i veri riflessi della vita stessa, fu una resistenza coraggiosa e umile d'alcuni fotografi e registe attraverso le loro manifestazioni artistiche, infiltrando, a volte, dei messaggi subliminali negli scatti delle cronache commissionate dai quotidiani come Tempo o Omnibus, così il fotogiornalismo italiano imparò ad informare sull'odierno scampando la censura del regime e riscuotendo un certo successo tra la gente.
Fotografi di strada come Luciano Morpurgo, Fedele Toscani, Tino Petrelli, Mario Ingrosso, Federico Patellani tra altri accollavano le loro camere percorrendo e plasmando in bianco e nero le scene di vita, sofferenza e morte di quelle città e villaggi che a differenza della inaccessibile cinematografia era un modo alquanto caro di ribellarsi e di dare a conoscere la vera Italia.
sabato 8 novembre 2008
Pieghevole (Leaflet) XV: Museo di Bergantiños
giovedì 6 novembre 2008
Racconti da Muxía
martedì 4 novembre 2008
Vermicelli con Bovini galiziani
domenica 2 novembre 2008
Pieghevole(Leaflet) XIV: Collezione Blanco de Lema
giovedì 30 ottobre 2008
Alzatevi e andatene
Ogni terza domenica di settembre alle dieci del mattino parte, di solito, dalla chiesa di Santiago da Pobra do Deán sita nel villaggio di A pobra do Caramiñal (C), una delle più strabilianti processioni della Galizia che raduna oltre 40mila persone tra devoti, offerenti, accompagnatori e curiosi, si chiama il corteo delle sindoni(gz.: das mortallas) ovvero la *Festa do Divino Nazareno* santo onorato dai molti fedeli suoi che vedendosi alle porte della morte sono riusciti a scamparsi grazie alla sua mediazione.
Un lungo corteo di oblatori o risuscitati indossando sai(gz.:saios) viole stretti con una cordicella e candela in mano, immitando così l'immagine del santo, vanno ciascuno dietro la sua bara(gz.:ataúde o cadaleito) (in affitto) portata da quattro familari e accompagnato dagli amici e vicini, poi percorrono le viuzze del paese dietro l'immagine di *Noso Pai Nazareno*. I bambini anche partecipano con veste e bare bianche, altri penitenti vanno scalzi portando il cero ringraziandogli i favori recivuti nella vita.
Questo rituale di risorgimento, insieme a quello che si fa a Ribarteme(PO) il giorno di Santa Marta (29Luglio) sono gli unici riti del genere che si fanno nella Galizia, è un atteggiamento rispettoso e familiare nei confronti della morte propria della filosofia tradizionale galiziana a differenza d'altre culture che possono considerarla macabra. Questa sagra servì di spunto a Ramón Mª Valle-Inclán per scrivere *Viana del Prior*.
Questa manifestazione religiosa risale al XV-esimo secolo quando, secondo la leggenda, il villaggio era governato da Xoán de Liñares che non mancava a nessuna sagra in rappresentanza della sua carica, ma un anno alle vigilie della festa gettò in una grave malattia e decise di conservare la sua vita affidandosi al Nazareno, pregandogli di scamparsene e di rimandare il fin di vita. Allo stesso tempo nel villaggio si fermarono dei banditi, assaltatori di cammini, che dopo aversi dichiarati colpevoli dei reati furono condannati a pena di morte. Però il Nazareno esaudì le preghiere del sindaco, tanto aveva già la bara e la sindone che chiese ai quattro pregiudicati di portare la sua bara in corteo insiguiti da lui con un gran cero in mano. Alla fine della processione e all'atrio della chiesa l'oblatore fece graziare i malviventi.martedì 28 ottobre 2008
Catasós, una scampagnata
domenica 26 ottobre 2008
Pieghevoli(Leaflet) XXIII: Museo Ramón María Aller
venerdì 24 ottobre 2008
L'eroina della giustizia sociale
mercoledì 22 ottobre 2008
Le Gualchiere di Vimianzo
Questi congegni popolari, apparsi già nell'europa medievale, erano utilizzati dai vicini delle comarche di Terra de Soneira e Bergantiños per macinare il loro grano e per fare la follatura ai tessuti di lino(gz.:liño) o di mistolana (gz.:la) che producevano loro, cioè, i martelli o magli(gz.:mazos) pendolari azionati da un albero a camme movimentato grazie all'energia erogata da una ruota a pale spinta dall'acqua canalizzata tramite un sistema di canali, battano e pestano(gz.:mazar) i tessuti inzuppati d'acqua, cosi con questo trattamento si toglie le spigolosità e le impurità, ammorbidendo e conferendo compatezza soprattutto alle coperte da letto tessute in massa nella comarca (vedi qui per saperne di più). Queste follatrici di Mosquetín doverono essere importanti in Spagna perché fino al 1966 non cessò la sua attività.
Ne parlano molti libri, l'ultimo a cura di Xosé Mª Lema Suárez è una breve guida intitolata *Batáns e muiños do Mosquetín(Vimianzo)* edita dal *Seminario de Estudos Comarcais da Costa da Morte* in cui si spiegano la storia, tipologia, meccanica, processi di follatura il tutto arrichito da disegni, mappe e foto oltre ad un capitolo dove si segnalano le distante referenze letterarie in cui i folloni sono presenti, dal libro di Ken Follet I pilastri della Terra (1989) al Don Chisciotte della Mancia (1605) di Cervantes il quale dedica il XX capitolo da 16 pagine ai Batanes invece che le due pagine all'indimenticabile episodio dei mulini a vento.
lunedì 20 ottobre 2008
Audiostorie
Questo è un mio piccolo contributo all'VIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, una raccolta di 22 siti da dove ricavare audiostorie per far i nostri dettati ed impararne:
- Favole di Jean de La Fontaine da Librox recordings.
- Le straordinarie avventure di Fulvia Bianchi: una pecorella smarrita a Venezia una audiostoria da 21 capitoli.
- Lettura accessibile: audioracconti brevi dei grandi della letteratura.
- AudioFavole a cura di La cartella bella.
- Racconti d'Europa una raccolta di fiabe a fumetti animati.
- Teatroescuola presenta varie storie audibili.
- Storie di Hans Christian Andersen, un sito come il precedente.
- Fiabe a cura dell'associazione culturale La giubba.
- Il Narrastorie.it ci porta un sacco e sporta di audiofiabe.
- La Radio Emilia-Romagna ha in onda Racconti d'Autore in cui si legge e s'ascolta a puntate brani d'un romanzo.
- Il Narratore.com il gran portale degli AudioLibri.
- Romanzi scaricabili da ALK libri.
- Progetto Babele una rivista letteraria ci permette scaricare alcuni audio.
- Gli e-Book di alcuni dei romanzi di Emilio Salgari sono presenti da scaricare libremente in questa Biblioteca Salgariana.
- Audioracconti tratti dai libri di Marsilio editori.
- Audiolibri.it ci offri alcuni romanzi.
- Dall'erba voglio possiamo seguire le fiabe musicali.